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Buongiorno a tutte le “Spaventapasseri” della Terra!
Non ho bevuto, giuro, anche perché non mi è consentito per ovvie ragioni “di gestazione”, come ben
sapete.
Partiamo dando una banale spiegazione del tutto: utilizzerò il termine sopracitato non a caso in queste
poche righe, ma bensì con coscienza ed un valido fondamento logico.
Sul serio: in questo preciso istante immagino già la tua faccia dubbiosa mentre ti poni la fatidica, e più che giustificata domanda...questa qui o si è rincitrullita di colpo oppure il “caliente” sole isolano degli
ultimi giorni ha mietuto un'altra povera giovane vittima.
Ora ti spiego eh, perché esiste una ragione per tutto a questo mondo, con calma e sangue freddo.
“Era un lontano...” vabbè, qualche giorno fa in pratica, sono andata al mare carica di speranza e voglia di rilassarmi. Improvvisamente non ho potuto fare a meno di imbattermi in un esser mitologico dalle dubbie sembianze umane, il famoso “spaventapasseri” di cui ti ho parlato prima.
Non che fossi uscita di casa con l'obiettivo unico di spiaggiarmi e magari pagare il biglietto per poter
vedere uno spettacolo variopinto e carnevalesco, ma il caso, piuttosto beffardo, ha voluto prendersi gioco della sottoscritta piazzando, nell'ombrellone proprio accanto al mio, una neo mamma che, volutamente, aveva parcheggiato la femminilità in garage chiudendo la serratura ben bene a doppia mandata, onde rischiare che un qualche barlume di civiltà, magari di “cura del corpo”, “ceretta” o di una “recente visitina dal parrucchiere” fosse visibile per il pubblico presente.
“Era un lontano...” vabbè, qualche giorno fa in pratica, sono andata al mare carica di speranza e voglia di rilassarmi. Improvvisamente non ho potuto fare a meno di imbattermi in un esser mitologico dalle dubbie sembianze umane, il famoso “spaventapasseri” di cui ti ho parlato prima.
Non che fossi uscita di casa con l'obiettivo unico di spiaggiarmi e magari pagare il biglietto per poter
vedere uno spettacolo variopinto e carnevalesco, ma il caso, piuttosto beffardo, ha voluto prendersi gioco della sottoscritta piazzando, nell'ombrellone proprio accanto al mio, una neo mamma che, volutamente, aveva parcheggiato la femminilità in garage chiudendo la serratura ben bene a doppia mandata, onde rischiare che un qualche barlume di civiltà, magari di “cura del corpo”, “ceretta” o di una “recente visitina dal parrucchiere” fosse visibile per il pubblico presente.
Sia mai, eh.
Ora, io sono per natura una pacifista ma domandare è lecito: ok non scendere in spiaggia stile Belen
Rodriguez post partum (con tanto di profili social continuamente aggiornati anche sul minimo cambio
look della giornata) ma, sinceramente, non trovo una spiegazione nemmeno nel ridicolizzarsi o imbruttirsi volontariamente.
Le mie poche conoscenze mi portano a pensare (e credere) che questa donna, in un tempo neanche troppo lontano, fosse stata una giovane rampante e briosa, ma il look messo in mostra faceva trasparire tutt'altro: una precoce vecchiaia, ahimè.
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Ma entriamo nel dettaglio approfondito dell'outfit “da mare” sfoggiato dalla signora in questione.
Iniziamo con un orrendo berretto MODE ON il bagnino interpretato da Giorgio Panariello nel film Bagno Maria (e già come partenza non c'è male, giusto?); proseguiamo con una canotta sbrindellata, giustamente di due taglie più grandi del normale, per non cozzare con l'invidiabile total style giornaliero (un ricordo lontano mi porta a pensare che fosse sul grigio topo, fumo di Londra, cielo plumbeo per intenderci, e chi più ne ha più ne metta) con una ridicola stampa sul davanti; ma non è finita qui perché per completare l'immagine parecchio ridicola vanno menzionati, nell'ordine:
Iniziamo con un orrendo berretto MODE ON il bagnino interpretato da Giorgio Panariello nel film Bagno Maria (e già come partenza non c'è male, giusto?); proseguiamo con una canotta sbrindellata, giustamente di due taglie più grandi del normale, per non cozzare con l'invidiabile total style giornaliero (un ricordo lontano mi porta a pensare che fosse sul grigio topo, fumo di Londra, cielo plumbeo per intenderci, e chi più ne ha più ne metta) con una ridicola stampa sul davanti; ma non è finita qui perché per completare l'immagine parecchio ridicola vanno menzionati, nell'ordine:
1) calzoncini al ginocchio rigorosamente maschili con tasche laterali (giusto per rimarcarne le forme e per custodire, in emergenza, cacciaviti, bulloni, chiodi, livelle da muro ecc)
2) sandali modello Frate Indovino.
Beh, e l'immancabile colorito bianco fantasma dove lo lasciamo? Ce lo portiamo dietro, ovvio che sì.
A domanda lecita risposta idem: perché ci si deve conciare così?
È pur vero che si ha un bambino piccolo da accudire, gestire e che merita ogni attenzione possibile...si tratta di una valida giustificazione per la mancanza di tempo per sé, ma non per questo ci si deve trascurare in una tale maniera...EH NO!
A domanda lecita risposta idem: perché ci si deve conciare così?
È pur vero che si ha un bambino piccolo da accudire, gestire e che merita ogni attenzione possibile...si tratta di una valida giustificazione per la mancanza di tempo per sé, ma non per questo ci si deve trascurare in una tale maniera...EH NO!
Proprio non lo concepisco ed accetto: si tratta di un bello schiaffo, anzi, di un bel pugno forte alla nostra femminilità.
❗Che impegno gravoso può essere prenderci cura di noi stesse?
Che ci si trovi al mare oppure a fare la spesa od nell'andare dal Dottore, reputo basilare una minima
accuratezza ed il rispetto per se stesse, e non per apparire perfetta agli occhi degli altri, sia chiaro, ma per
un semplice AMOR PROPRIO: esatto... è proprio questo piccolo fattore a finire, molto spesso, nel
dimenticatoio ma siamo altrettanto brave a lamentarci per l'aspetto raggiunto come conseguenza della nostra pigrizia.
Incontentabilmente fastidiose.
Un famoso detto recita così: “Prevenire è sempre meglio che curare” mia cara collega.
accuratezza ed il rispetto per se stesse, e non per apparire perfetta agli occhi degli altri, sia chiaro, ma per
un semplice AMOR PROPRIO: esatto... è proprio questo piccolo fattore a finire, molto spesso, nel
dimenticatoio ma siamo altrettanto brave a lamentarci per l'aspetto raggiunto come conseguenza della nostra pigrizia.
Incontentabilmente fastidiose.
Un famoso detto recita così: “Prevenire è sempre meglio che curare” mia cara collega.
Ed in queste poche righe voglio lanciare un appello al mondo donna:
👐👐👐
“Vi prego, vi scongiuro, ogni mattina alzatevi con il desiderio di prendervi cura di Voi, un piccolo gesto che può fare la differenza!”
Alla prossima, besito!
La tua Stefy alias Vitaminica!!

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